Variazioni sul modello di Kraepelin
testo e regia Davide Carnevali
scene Paolo Di Benedetto
costumi Gianluca Sbicca
luci Manuel Frenda
musiche Gianluca Misiti
video Riccardo Frati
regista assistente Virginia Landi
con Tommaso Ragno, Camilla Semino Favro, Simone Tangolo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
PRIMA ASSOLUTA
Emil Kraepelin è lo psichiatra che, all’inizio del secolo scorso, diede nome al morbo di Alzheimer. Ma questo non è solo uno spettacolo sull’Alzheimer: è uno spettacolo sull’identità europea, la sua memoria storica e il nostro rapporto con il passato. Chi soffre di un processo di demenza degenerativa chiama le persone con nomi differenti, dimentica la funzione degli oggetti, annulla lo scorrere del tempo. Nella sua mente, dettagli reali ed elementi immaginari si fondono e si confondono, in una libera associazione che sconvolge l’organizzazione logica del mondo attraverso il linguaggio. La storia si scompone in una serie di variazioni, vere e false allo stesso tempo; la parola lascia spazio alla presenza fisica, a scapito del razionale, a vantaggio dell’immaginario. E in ciò si rivela tutto il potenziale della teatralità.
Dopo Ritratto dell’artista da morto e Limited Edition, Davide Carnevali continua la sua esplorazione dei processi che regolano le narrazioni, mettendo in luce come la Storia sia sempre una ricostruzione soggettiva del passato, che rimuove ciò che è doloroso e mantiene ciò che è conveniente ricordare
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