Il sogno di un uomo ridicolo
da Fëdor Dostoevskij
traduzione e adattamento di Fausto Malcovati e Mario Sala
con Mario Sala
regia Lorenzo Loris
scena Daniela Gardinazzi
costumi Nicoletta Ceccolini
consulenza musicale Ariel Bertoldo
produzione Teatro Out Off
Il sogno di un uomo ridicolo è un racconto fantastico, scritto intorno al 1876. Un uomo ripercorre la sua vita e le ragioni per cui si è sempre sentito estraneo alla società. Ogni interesse, ogni impulso vitale sembra in lui ormai destinato a esaurirsi nel nulla, quando ecco la svolta salvifica presentarglisi in forma di sogno, suggerendo un’improvvisa quanto inaspettata opportunità di riscatto. Il racconto approda in altri mondi: le anguste pareti di una povera stanza in affitto esplodono nello spazio e una rivelazione di trascinante potenza si offre agli occhi dell’uomo con la forza di una resurrezione per il suo corpo segnato dal dolore e dalla sconfitta. La felicità sulla Terra può esistere e cercarla è l’unica cosa che abbia senso fare. L’uomo ridicolo lo sa, il suo sogno gliel’ha mostrata. La sua condizione non gli è più di peso, e il tempo della sua vita ora è un tempo pieno, un tempo di parole da regalare, di semplici verità da confidare a chi le volesse ascoltare.
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