L'Oreste
Quando i morti uccidono i vivi
di Francesco Niccolini
con Claudio Casadio
regia Giuseppe Marini
produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori
in collaborazione con Lucca Comics & Games
L'Oreste è internato nel manicomio dell'Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino e dopo trent'anni non è ancora uscito. Nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi. Eppure, è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un "festival per matti"), parla sempre. Parla con i dottori, con gli infermieri, con un'altra sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l'Ermes... peccato che l'Ermes non esista. L'Oreste è una riflessione sull'abbandono e sull'amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. Uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica.
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