Il ritratto di Dorian Gray
Spettacolo inserito anche nell'abbonamento 1+teen - consigliato dagli 11 anni
di Oscar Wilde
drammaturgia e regia Annig Raimondi
cast Francesco Errico, Anna Germani, Stefano Tirantello
scene Isolde Michelazzi
musiche originali You go, you charm di Maurizio Pisati, Tannhäuser di Richard Wagner
disegno luci Manfredi Michelazzi
costumi Nir Lagziel
creazioni sembianze preziose di Marlene Pisati
assistente alla regia Filippo Natoli
Si ringraziano Elena Polvani, Fulvio Michelazzi, Eliel Ferreira De Sousa, Michele Magliaro
produzione PACTA . dei Teatri
Dorian Gray, giovane bellissimo fa della sua bellezza culto insano. Quando Basil, pittore e amico, regala il suo ritratto, ne è sconvolto e desidera rimanere per sempre così. Il voto è esaudito, il ritratto non rappresenterà il corpo, ma l’anima e la corruzione della coscienza. Affascinato da lord Wotton, Dorian si lascerà andare a una vita di piaceri senza scrupoli. L’esistenza di Dorian diventerà sempre più degradata e il ritratto ricorderà la menzogna della sua vita. ‘Il Ritratto’ mette in scena una triade allegorica, mostrando una sorta di affordance a suggerure interpretazioni del mito di Narciso: alla crisi di un soggetto che teme di disciogliersi nella massa, Estetismo e Decadentismo rispondono l’individualismo, culto della fame di esperienze estetiche, nutrimento fatale per Dorian. Triade è composta da figure che esibiscono le categorie cui netta separazione è funzionale al mantenimento dell’ordine sociale secondo la logica binaria maschio/femmina, bene/male, ragione/istinto.
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