Giorni felici
di Samuel Beckett
traduzione Gabriele Frasca
uno spettacolo di Francesco Frongia
con Elena Russo Arman, Roberto Dibitonto
produzione Teatro dell’Elfo
Un critico ha detto che Beckett ha realizzato a teatro quello che sembrava impossibile «un'opera in cui non succede nulla, ma che tiene incollati gli spettatori ai loro posti».
La vita scorre inesorabile, le gioie e i dolori, i ricordi, gli amori e le paure attraversano le parole dei suoi testi, in particolare Giorni felici, come una rapidissima corsa in bicicletta in una giornata d’estate.
Da bambini non si ha paura di cadere e da grandi si vorrebbe avere quella stessa incoscienza.
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