La morte e la fanciulla
di Ariel Dorfman, traduzione Alessandra Serra
regia Elio De Capitani
con Marina Sorrenti, Claudio Di Palma, Enzo Curcurù
scene Carlo Sala
luci Nando Frigerio
coproduzione Fondazione Campania dei Festival, Teatro Stabile di Napoli, Teatro dell’Elfo
Un paese che ha appena raggiunto una fragile democrazia. Un avvocato, presidente della commissione di indagine sui desaparecidos, viene riaccompagnato a casa da uno sconosciuto che gentilmente gli dà un passaggio. Sua moglie Paulina, segnata dalle violenze subite sotto la dittatura, crede di riconoscere in lui l’uomo che l’ha torturata sulle note de La morte e la fanciulla di Schubert. Lo sequestra, vuole una confessione. Perché, per sopportare la violenza della memoria, cerca una liberazione che solo la parola del suo aguzzino può darle.
In occasione dei cinquant’anni dal golpe in Cile, il celeberrimo testo di Dorfman torna per emozionare nuove generazioni di spettatori.
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